lunedì 15 ottobre 2007

MUSICA PER LA LITURGIA DI DEDICAZIONE DELLA CHIESA

Il 31 ottobre ricorre il XL anniversario della dedicazione della chiesa di S. Stefano protomartire. La Santa Messa sarà animata dalla Schola Cantorum, di cui sono stato chiamato ad assumere la direzione. I brani scelti servono a farci partecipare, in unione di mente e cuore, alla liturgia, di cui sono parte integrante e non semplice “decorazione”. Il canto d’ingresso sarà “Chiesa di Dio”, composto nel 1981 da C. Villeneuve; il suo festoso ritornello (“Chiesa di Dio, popolo in festa, canta di gioia, il Signore è con te!”) ci invita a lodare e ringraziare il Signore per i segni tangibili della Sua presenza. Dio ci sceglie, ci guida, ci nutre e mantiene le sue promesse. Noi siamo chiamati a esserne testimoni coerenti e obbedienti, sempre in ascolto della sua parola. L’ordinario della Messa, ossia le parti del rito che non cambiano (Kyrie, Gloria, Sanctus e Agnus Dei), saranno in canto gregoriano, “il canto proprio della Chiesa di Roma”, secondo la definizione del Concilio Vaticano II; per facilitare l’attiva partecipazione dell’assemblea al canto, verrà eseguita la Missa VIII de angelis, le cui melodie sono familiari a noi tutti. Il canto offertoriale sarà “Benedetto sei tu, Signore” di Mons. Frisina. L’ho scelto perché possiede una melodia semplice e elegante che potrà essere intonata anche dall’assemblea, ed esprime le lodi all’Altissimo, creatore del cielo e della terra, nostro salvatore e fonte di gioia e vita. Il canto ci dispone interiormente alla liturgia eucaristica dove Gesù Cristo si offre a noi con il suo corpo e il suo sangue, per il bene nostro e la nostra salvezza. L’antifona di comunione è tratta dal Graduale Romanum di Paolo VI ed è suggerita per l’anno A: “Introibo ad altare Dei / ad Deum qui laetificat juventutem meam” (Mi accosterò all’altare di Dio, a Dio che allieta la mia giovinezza); il suo recupero è una ricchezza liturgica e spirituale, che ben ci dispone a accostarci all’altare mentre il coro intona “Ave, Verum Corpus”, celeberrimo mottetto di Mozart: “Ave, o vero corpo, / nato da Maria Vergine, / che veramente patì e fu immolato / sulla croce per l'uomo, / dal cui fianco squarciato / sgorgarono acqua e sangue: / fa' che noi possiamo gustarti / nella prova suprema della morte. / O Gesù dolce, o Gesù pio, / o Gesù figlio di Maria./ Amen”. In chiusura della celebrazione, dopo la solenne benedizione, non ci stancheremo di lodare Dio per il mistero cui abbiamo partecipato, con il salmo “Laudate Dominum”, musicato da don Lorenzo Perosi: Lodate il Signore, popoli tutti, perché ci ha mostrato la sua misericordia e la sua verità, che non ha tempo. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

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