lunedì 22 ottobre 2007

Domani in concerto

ASSOCIAZIONE GRUPPO GIA’ GIOVANI “3G”
Parrocchia di San Sebastiano
Cagliari


CONCERTO

MARCO CASTRO, violino
RAIMONDO MAMELI, pianoforte


Programma

Georg Friedrich Haendel Largo

Johann Pachelbel Canone in re

Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 40 KV 550

Ave Verum Corpus KV 618

Franz Lehar Fantasia di temi da La Vedova allegra

Domenico Cimarosa Concerto in do minore per violino e orchestra
Moderato
Siciliana

Tradizionale Suite di danze irlandesi
Both sides the tweed
Father O’Flinn
Irish Washerwoman

Bedrich Smetana La Moldava

Nino Rota “Parla più piano”

Robert Schumann Visione

Ernesto De Curtis “Torna a Surriento”

Dmitri Shostakovitch Suite for Jazz Orchestra No. 2
Waltz

domenica 21 ottobre 2007

Delizioso!


Durante alcuni colloqui sul prossimo numero in stampa de "Il Sicomoro", mensile al quale collaboro, ho appreso che ci sarebbe stato un angolo dedicato al nuovo topino Disney, che se non erro ha nome Remy.
Trovo che sia delizioso. Ho visto delle anteprime molto belle. Che dire? Andate a vederlo! Quasi quasi porto al cinema la mia classe del catechismo.

venerdì 19 ottobre 2007

lunedì 15 ottobre 2007

MUSICA PER LA LITURGIA DI DEDICAZIONE DELLA CHIESA

Il 31 ottobre ricorre il XL anniversario della dedicazione della chiesa di S. Stefano protomartire. La Santa Messa sarà animata dalla Schola Cantorum, di cui sono stato chiamato ad assumere la direzione. I brani scelti servono a farci partecipare, in unione di mente e cuore, alla liturgia, di cui sono parte integrante e non semplice “decorazione”. Il canto d’ingresso sarà “Chiesa di Dio”, composto nel 1981 da C. Villeneuve; il suo festoso ritornello (“Chiesa di Dio, popolo in festa, canta di gioia, il Signore è con te!”) ci invita a lodare e ringraziare il Signore per i segni tangibili della Sua presenza. Dio ci sceglie, ci guida, ci nutre e mantiene le sue promesse. Noi siamo chiamati a esserne testimoni coerenti e obbedienti, sempre in ascolto della sua parola. L’ordinario della Messa, ossia le parti del rito che non cambiano (Kyrie, Gloria, Sanctus e Agnus Dei), saranno in canto gregoriano, “il canto proprio della Chiesa di Roma”, secondo la definizione del Concilio Vaticano II; per facilitare l’attiva partecipazione dell’assemblea al canto, verrà eseguita la Missa VIII de angelis, le cui melodie sono familiari a noi tutti. Il canto offertoriale sarà “Benedetto sei tu, Signore” di Mons. Frisina. L’ho scelto perché possiede una melodia semplice e elegante che potrà essere intonata anche dall’assemblea, ed esprime le lodi all’Altissimo, creatore del cielo e della terra, nostro salvatore e fonte di gioia e vita. Il canto ci dispone interiormente alla liturgia eucaristica dove Gesù Cristo si offre a noi con il suo corpo e il suo sangue, per il bene nostro e la nostra salvezza. L’antifona di comunione è tratta dal Graduale Romanum di Paolo VI ed è suggerita per l’anno A: “Introibo ad altare Dei / ad Deum qui laetificat juventutem meam” (Mi accosterò all’altare di Dio, a Dio che allieta la mia giovinezza); il suo recupero è una ricchezza liturgica e spirituale, che ben ci dispone a accostarci all’altare mentre il coro intona “Ave, Verum Corpus”, celeberrimo mottetto di Mozart: “Ave, o vero corpo, / nato da Maria Vergine, / che veramente patì e fu immolato / sulla croce per l'uomo, / dal cui fianco squarciato / sgorgarono acqua e sangue: / fa' che noi possiamo gustarti / nella prova suprema della morte. / O Gesù dolce, o Gesù pio, / o Gesù figlio di Maria./ Amen”. In chiusura della celebrazione, dopo la solenne benedizione, non ci stancheremo di lodare Dio per il mistero cui abbiamo partecipato, con il salmo “Laudate Dominum”, musicato da don Lorenzo Perosi: Lodate il Signore, popoli tutti, perché ci ha mostrato la sua misericordia e la sua verità, che non ha tempo. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

sabato 13 ottobre 2007

Lacrime

Quanto segue è riportato sul Talmud ebraico, libro in cui vengono raccolti i detti dei rabbini attraverso i tempi, e termina dicendo:

"...state molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell'uomo, non dai piedi perchè dovesse essere pestata, nè dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale....un po' più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere Amata...."

giovedì 11 ottobre 2007

Ebraico



Ebbene, cari amici, questa mattina sono iniziate le lezioni di ebraico.

sabato 6 ottobre 2007

Catechismo

Stasera, noi catechisti abbiamo ricevuto il mandato, in Parrocchia, a San Paolo in Cagliari.
C'è stato un bel momento, che mi ha profondamente commosso; giovedi ho parlato ai bambini (una I media), con linguaggio a loro famigliare, della transustanziazione, perché me ne han dato l'occasione. Bene, stasera all'elevazione alcuni bambini, han detto a voce alta: "Mio Signore e mio Dio".
Sul momento, non ricordandomi del nostro incontro precedente e di quello che avevo detto loro, mi hanno piacevolmente sorpreso.
Dio li benedica!

Bellezza

Alcune riflessioni di questa mattina, due aforismi tratti da una "chat" con un amico, cui dicevo:
Aveva ragione Hans Urs Von Balthasar: bisogna parlare di teologia della bellezza. La bellezza salverà la Chiesa, la stessa bellezza di un'icona bizantina, di una preghiera del VII sec, di un canto gregoriano, e, perché no?, di Anima Christi di Frisina.
Una cosa sola hanno capito gli idealisti, o forse non l'hanno neanche capita, ma è in embrione nel loro sistema filosofico: la bellezza è la chiave d'accesso alla verità. Son frasi decontestualizzate, che, un avvocato del diavolo, potrebbe pure usare contro di me (la salvezza viene da Dio non dalla bellezza). Se ne prenda lo spirito genuino, mutuato dallo scambio rapido di una chiacchierata tra amici.

giovedì 4 ottobre 2007

Ottobre



L'agenda è fitta di impegni didattici e professionali. Alcuni pensieri da lasciare sul blog: il mio amico Nicola sta meglio (Deo gratias), speriamo in un pronto recupero; da oggi ho tanti angioletti per cui pregare: i ragazzi del catechismo che mi sono stati affidati, sperando d'essere sempre all'altezza del difficile compito e di saper testimoniare coerentemente il Vangelo in ogni circostanza. Una preghiera per tutte le persone che mi vogliono e mi hanno voluto bene. E anche per chi non ci sopporta.